lunedì 29 aprile 2013

EUREKA, UN LAMPO DI GENIO ECCO COME ARRIVA L'ILLUMINAZIONE


La meditazione Zen lo chiama 'satori', o risveglio della verità cosmica, "una profonda intuizione spesso folgorante e improvvisa", lo definisce un testo buddista. Per noi occidentali, molto più prosaicamente, è il lampo di genio. Ora una ricerca sulla rivista Psychological Science, cui spiega che il modo migliore per liberare la genialità dentro ciascuno di noi, è chiudere gli occhi e sgomberare la mente dai pensieri superfluo.

Così comincia l'interessante articolo pubblicato da ReppubblicaTecnologie&Scienze.it e ripreso dal blog nuovoeutile.it che racconta di una ricerca americana sui meccanismi cerebrali della creatività.

martedì 23 aprile 2013

L'UOMO IN FUGA





L'uomo in fuga
di Stephen King ( alias Richard Bachman)
Sperling & Kupfer, 1997











CITAZIONE:
Richards attraversò il canale. Avvicinandosi, il Games Building diventava più grande, sempre più improbabile, con le sue file impersonali di finestre da ufficio, i muri di pietra lucida. I poliziotti lo tenevano d’occhio, pronti a farlo circolare o a picchiarlo se l’avessero visto bighellonare. Nei quartieri alti, un uomo in pantaloni grigi, sformati, capelli tagliati a scodella, occhi infossati, ci veniva con un solo scopo. I Giochi.


RILANCI:
Film:
Frantic di Roman Polanski, 1988
Blade Runner di Ridley Scott, 1982, 2007 ( final's cut e versione rimasterizzata) 
Libri:
Io sono leggenda di Robert Matheson, Fanucci, 2003
La strada di Corman Mc Carthy, Einaudi, 2007

Musica:
Settle for nothing, Rage against the machine, 1992

GENERE:
Thriller - Fantascienza

PAROLE CHIAVE:
Fuga. Futuro. Controllo. Scelte di vita

TRAMA:
La storia si svolge in un tempo futuro in cui le differenze sociali e la distruzione dell’ambiente sono giunte alle estreme conseguenze e la vita quotidiana è dominata dalla Trivu, la tv tridimensionale che trasmette no-stop giochi sempre più estremi. Ben Richards e la sua famiglia vivono dalla parte sbagliata del canale e il protagonista, per salvare la sua bambina che ha bisogno di cibo e medicine, decide di farsi arruolare in una delle trasmissioni televisive. Sarà selezionato come vittima sacrificale per il gioco più seguito: L’uomo in fuga. La sua avventura senza speranza comincia così, con dodici misere di vantaggio sui suoi cacciatori.

AUTORE:
Sthepen King è un autore molto prolifico e ha pubblicato moltissimo.Richard Bachman è lo pseudonimo con cui ha firmato cinque suoi romanzi scritti tra il 1977 e il 1984, in contemporanea con altre sue opere molto più note che lo hanno reso famoso. Nella prefazione dell'edizione citata, l’autore cerca di spiegare i motivi che l’hanno spinto a quella decisione.

Con lo pseudonimo di Richard Bachman ha firmato anche:
  • Ossessione 
  • La lunga Marcia
  • Uscita per l’inferno
  • L’occhio del male
BIBLIOGRAFIA:
Maggiori notizie biografiche e la bibliografia in italiano delle sue opere la trovate a questo link

LINK:
 Recensione del romanzo


Da L'uomo in fuga è stato tratto il film L’implacabile ( The running man)  diretto da Paul Michael Glasner. con Arnold. Schwarzenegger,

lunedì 22 aprile 2013

DALLA MANIA DELLO SPORT ALLA DIPENDENZA DALLO SPORT



Sempre più conosciuto e promosso come metodo naturale di supporto alla salute, sia in termini di prevenzione che di intervento per ridurre numerose problematiche fisiche, psicologiche e sociali, lo sport può anche diventare un’ossessione dannosa per la salute stessa come dimostrano i numerosi casi di quella che viene definita comunemente, ma talvolta anche impropriamente, come “dipendenza dallo sport”.

L'articolo riportato su benessere.com approfondisce le tematiche relative all' "overtraining sindrome" o sindrome da sovrallenamento.

martedì 16 aprile 2013

IL DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO



Le manifestazioni del disturbo sono quasi invariabilmente presenti nell'ambiente familiare, ma possono non essere evidenti a scuola o nella comunità. I sintomi del disturbo sono tipicamente più evidenti nelle interazioni con gli adulti o i coetanei che il soggetto conosce bene e possono quindi non manifestarsi durante l'esame clinico. Di solito i soggetti con questo disturbo non si considerano oppositivi o provocatori, ma giustificano il proprio comportamento come una risposta a richieste o circostanze irragionevoli.

L'articolo propone un approfondimento su questo disturbo del comportamento ed è riportato sul sito di educare.it

lunedì 15 aprile 2013

PERCHE' SOGNARE AD OCCHI APERTI FA BENE ALLA CREATIVITA'


La nostra società frenetica ed ossessionata dall'efficienza tende ad associare il fantasticare alla voglia di non fare qualcosa. Freud la descriveva come una pratica infantile dove rifugiarsi per esaudire ogni desiderio più nascosto. Recentemente però psicologi e neuroscienziati hanno riscattato questo stato mentale, affermando che è uno strumento cognitivo essenziale per l'uomo.

In questo articolo apparso sul New Yorker e tradotto e pubblicato da ninjamarketing.it  si parla dell'importanza dei sogni   e delle fantasticherie diurne. 

martedì 9 aprile 2013

I FRUTTI DIMENTICATI





I frutti dimenticati
di Cristiano Cavina
Marcos y Marcos, 2008 (Gli Alianti, 162
)











CITAZIONE:
E’ il 6 aprile del 2007, ho quasi trentatré anni e un figlio in arrivo che non so se è maschio o femmina, quando lo vedo.
Aspetta seduto su una panchina al limite dell’ombra gettata sul portico.
Si alza con grande fatica; uno sconosciuto come tanti altri di cui è pieno il mondo.
E’ mio padre.
E’ la prima volta che lo vedo.


RILANCI:
Film
Le chiavi di casa di Gianni Amelio, 2004
Musica
Non è per sempre - Afterhours, 2009
Letture
Nel paese di Tolintesàc di Cristiano Cavina, 2005

GENERE:
Narrativa - Autobiografia

PAROLE CHIAVE:
Padri e figli -  Infanzia -  Crescita - Memorie dei luoghi

TRAMA:
Quando era piccolo, immaginava che suo padre fosse bello e forte, autore di imprese eroiche. In realtà non l’ha mai visto e quando lo incontra si trova di fronte ad un uomo fragile e malato. Il narratore protagonista ha trentatré anni e sta per avere a sua volta un figlio da una ragazza che non è più sicuro di amare. Questa storia, a tratti autobiografica, racconta di tutte le peripezie necessarie per essere, nello stesso momento, sia padre che figlio.



AUTORE:

Cristiano Cavina (1974-) vive a Casolo Valsenio, un piccolo paese vicino a Ravenna. Fin da piccolo si dedica alle sue due grandi passioni, calcio e lettura. Ha già pubblicato cinque romanzi e ha vinto importanti premi letterari, tra cui il Premio Tondelli, il Premio Vigevano, il Premio Castiglioncello, ed è stato selezionato dalla giuria del Premio Strega nel 2009. Si definisce un racconta-storie di campagna più che uno scrittore e tutti i suoi romanzi hanno un dichiarato lato autobiografico.

BIBLIOGRAFIA:
Tutta la produzione editoriale di Cristiano Cavina si trova sul sito dell'editore Marcos y Marcos 

LINK:
  • Puoi ascoltare l'intervista di Fahrenheit in occasione dell'uscita del libro.
  • Puoi leggere diverse recensioni sul sito dell'editore Marcos y Marcos


lunedì 8 aprile 2013

LA PAURA DELL'IGNOTO. IL CAMBIAMENTO COME UN OSTACOLO PSICOLOGICO



Esiste un’ampia letteratura riguardo alla psicologia delle folle, dall'omonimo e celeberrimo studio di Gustav Le Bon, alle teorie freudiane, di Adler, Fromm, Jung e molti altri ancora. La maggior parte di esse sono rivolte all'indagine delle dinamiche psicologiche e delle pulsioni che condizionano la condotta dell’uomo facente parte della moderna società di massa, soprattutto a seguito dalle catastrofiche conseguenze che essa produsse con l’avvento dei regimi totalitari e le guerre mondiali.

Questa la citazione iniziale dell'articolo pubblicato sul blog laliberopinione.wordpress.com

domenica 7 aprile 2013

L'OBBEDIENZA CIECA E IL MITO DEL CONFORMISMO




Smentita la teoria secondo cui l'obbedienza cieca può trasformare una persona normale in carnefice a causa di una naturale tendenza umana a conformarsi a ruoli e richieste dell'autorità. Una nuova analisi critica dei famosi esperimenti che portarono alla sua formulazione indica invece che chi commette atti efferati "obbedendo agli ordini" in realtà aderisce attivamente, sia pure sotto l'influenza dell'autorità, all'idea che ciò che sta facendo sia giusto

Così comincia l'interessante articolo apparso qualche mese fa sulla versione on line del famoso periodico scientifico Le Scienze

lunedì 1 aprile 2013

LA PRECARIETA': UNA NUOVA NEVROSI?


Crisi e precarietà … Sono queste le parole più usate e, verrebbe da dire, abusate in questi ultimi tempi. Vocaboli che incutono angoscia, spengono sorrisi e speranze e che troppo spesso paralizzano e  demotivano.

Questo l'incipit dell'articolo di Roberta de Martino pubblicato qualche mese fa su State of Mind - Il giornale delle scienze psicologiche.