La meditazione Zen lo chiama 'satori', o risveglio della verità cosmica, "una profonda intuizione spesso folgorante e improvvisa", lo definisce un testo buddista. Per noi occidentali, molto più prosaicamente, è il lampo di genio. Ora una ricerca sulla rivista Psychological Science, cui spiega che il modo migliore per liberare la genialità dentro ciascuno di noi, è chiudere gli occhi e sgomberare la mente dai pensieri superfluo.
Così comincia l'interessante articolo pubblicato da ReppubblicaTecnologie&Scienze.it e ripreso dal blog nuovoeutile.it che racconta di una ricerca americana sui meccanismi cerebrali della creatività.