domenica 27 gennaio 2013

RACCONTARSI – L'AUTOBIOGRAFIA COME CURA DI SE'






Raccontarsi – L’autobiografia come cura di sé
di Duccio Demetrio
Raffaello Cortina Editore, 1995










CITAZIONE:
“Non è infatti da oggi che la scrittura di sé si assume il compito di contare, allineare, disporre, in un desiderio d’ordine le membra sparse della propria esistenza trascorsa e frantumata. Così come non è nuovo lo scoprire che il parlare di sé ha un effetto benefico e consente al narratore adulto di sentirsi autore e protagonista. Lo spazio autobiografico è una stagione: è il tempo della tregua, che ci aiuta perché non ci colpevolizza rispetto alla nostra molteplicità. Non è una vacanza, è il tempo della sutura dei pezzi sparsi; è il tempo in cui uno dei nostri io si fa tessitore”

RILANCI: 
Film:
Les plages d’Agnès di Agnes Varda, 2007

Musica:
Grace di Jeff Buckley

Letture:

GENERE:
Saggistica


PAROLE CHIAVE:
Autobiografia.Cura di sé. Scrittura. Memoria. Ricordi

TRAMA:
Ad un certo punto dell’età adulta si avverte il desiderio di raccontare la propria storia di vita. Per fare un po' d'ordine dentro di sé e capire il presente; per ritrovare emozioni perdute e sapere come si è diventati, chi dobbiamo ringraziare o dimenticare. Quando questo bisogno si manifesta e da pensiero diventa pratica, l'autobiografia comincia a prendere forma. Diventa scrittura di sé e alimenta il desiderio di voler lasciare traccia di noi a chi verrà dopo o ci sarà accanto. E’ un lavoro che richiede tempo, coraggio, metodo, ma procura, al contempo, non poco benessere.

AUTORE:
Fondatore del "Gruppo di ricerca in metodologie autobiografiche" e, con Saverio Tutino, della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari, è stato, fino a qualche mese fa,  professore ordinario di Filosofia dell'educazione e di Teorie e Pratiche della narrazione presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Si occupa di pedagogia sociale, educazione permanente, educazione interculturale ed epistemologia della conoscenza in età adulta.
Ha diretto la rivista Adultità (Guerini Edizioni).
È autore di numerosi testi.

BIBLIOGRAFIA:
Duccio Demetrio ha scritto moltissimo, un elenco dei suoi libri lo potete trovare qui

LINK:
  1. Lua - Libera Università dell'Autobiografia
  2. intervista dialogata con Duccio Demetrio che parla di autobiografia

martedì 22 gennaio 2013

IL CAMERIERE DI BORGES





Il Cameriere di Borges
di Fabio Bussotti
Alberto Perdisa editore, 2012












CITAZIONE:
Voglio dire che non si sa mai niente delle persone che ti vivono accanto. Tutto quello che so di Vincenzo Binetti è che è nato a Buenos Aires verso il 1930..La sua famiglia è di origine friulana. So che ha fatto tanti mestieri. Ha vissuto in Spagna per dieci anni e vive a Roma in questo appartamento dagli inizi degli anni Novanta…

RILANCI:
Film:
Puerto Escondido di Gabriele Salvatores ( tratto dall’omonimo romanzo di Pino Cacucci), 1992
Musica:
Volvio una noche di Carlos Gardel
Letture:
Passato Remoto di Leonardo Padura Fuentes. Marco Tropea Editore, 1999.
Puerto Escondido di Pino Cacucci. Feltrinelli, 1990

GENERE:
Giallo storico

PAROLE CHIAVE: 
Mistero. Esilio. Fuga.

TRAMA:
Chi è Evaristo Torriani? Il suo nome sembra rimbalzare per decenni tra Europa e Sudamerica nei contesti più diversi. E’stato un amico di Che Guevara? O piuttosto un agente dei servizi segreti? Pare persino che abbia fatto anche il cameriere personale del grande scrittore Jorge Luis Borges! Potrebbe essere l’anziano e mite vicino del commissario Flavio Bertone? Fatto sta che l’uomo è sparito e, poco dopo, sparisce anche la misteriosa busta che il vecchio aveva chiesto al commissario di custodire. Il commissario Bertone scopre ben presto che i servizi segreti stanno ancora cercando Torriani. Perché? Cosa conteneva la famosa busta?

AUTORE:
Fabio Bussotti è attore e drammaturgo. Ha lavorato in televisione, al cinema e a teatro con importanti autori e attori . Ha scritto molti testi teatrali, Il cameriere di Borges è il suo sceondo romanzo, dopo L’invidia di Velazquez, il suo esordio narrativo nel 2008

LINK:
http://www.wuz.it/recensione-libro/6706/cameriere-borges-fabio-bussotti.html http://www.booksweb.tv/index.php?p=booksweb_video&o=view&video_id_length=10&video_id=263

lunedì 21 gennaio 2013

IN UNA LONTANA CITTA'



In una lontana città
di Jiro Taniguchi
Rizzoli, 2006 (24/7) 












CITAZIONE:
“Sicuramente nessuno può diventare davvero un adulto. Tutti quanti nel profondo del cuore, sono ancora i bambini che erano un tempo. Il tempo ci fa solo crederei essere diventati adulti… Essere adulti significa essere legati da catene che imprigionano anche il cuore dei bambini che è libero. Ora che sono tornato di nuovo ai miei 14 anni, mi rendo conto di poter vedere quelle cose che avevo trascurato e ignorato…”

RILANCI:
Film:
 Peggy Sue si è sposata di Francis Ford Coppola, 1986

Musica:
Per sempre di Nina Zilli

Letture:
  1. Icaro di Jiro Taniguchi e Moebius, Coconino Press, 2001 (sta per essere ripubblicato)
  2. Il Vangelo secondo Larry di Janet TashJian, Rizzoli, 2009
GENERE:
Romanzo a Fumetti

PAROLE CHIAVE:
Crescita. Viaggio nel tempo. Scelte di vita. Amore. Rapporto con il padre.

TRAMA:
Hiroshi Nagahara ha 48 anni, una moglie e due figlie adolescenti. Un giorno, mentre sta tornando a casa da un viaggio di lavoro, si accorge di avere sbagliato treno e si ritrova nella sua città natale. Decide allora di far visita alla tomba di sua madre. Al cimitero viene sopraffatto dalla nostalgia e dalla stanchezza e sviene. Quando si riprende, si accorge con orrore di essere tornato indietro nel tempo come quando aveva 14 anni. Da quel momento Hiroshi ripercorrerà la sua storia, con una consapevolezza diversa e il passato lentamente cambierà e Hiroshi dovrà fare i conti con delle scelte difficili.


AUTORE:
Jiro Taniguchi nasce in Giappone a Tottori. Comincia a fare fumetti giovanissimo e nel 1970 pubblica il suo primo racconto. Studia il fumetto europeo e cerca uno stile che non sia appiattito sull'industria dei manga giapponesi. Per i suoi lavori, sarà insignito di numerosi premi. Vive e lavora a Tokyo.


BIBLIOGRAFIA:
Taniguchi ha prodotto moltissimo. Alcuni dei suoi titoli, li potete trovare su: http://www.lafeltrinelli.it/catalogo/aut/344502.html

LINK:
http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=In+una+Lontana+Citta

http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/1440_in_una_lontana_citta_taniguchi.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Jir%C5%8D_Taniguchi


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domenica 20 gennaio 2013

L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI




L’uomo che piantava gli alberi
di Jean Giono
Salani, 2008.














CITAZIONE:
“Quando penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici risorse fisiche e morali è bastato a far uscire dal deserto quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la condizione umana sia ammirevole”

RILANCI:
Film:
  1. L'uomo che piantava gli alberi di Frédéric Back, 1988. Genere:Animazione. In alcune edizioni è venduto insieme al libro.
  2. Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismaki, 2011. Genere: Commedia

Musica:
Concerti Bradenburghesi di Johann Sebastian Bach
Un esercito di alberi di Cristina Donà

Letture:
  1. Siddharta di Hermann Hesse. Adelphi, 1987( moltissime altre edizioni)
  2. Il  re degli alberi di Acheng. Bompiani, 2000
GENERE:
Racconto/Parabola sul rapporto Uomo e Natura.

PAROLE CHIAVE:
Incontri, Natura, Alberi, Scelte di vita, Solitudine, Speranza.

TRAMA:
E’ la storia dell’incontro tra il narratore e il pastore Elzéard Bouffier. Il pastore vive da solo con il suo cane e da un po’ di tempo si dedica, senza alcun tornaconto personale, ad un’impresa semplice e geniale: piantare alberi.

AUTORE:
Jean Giono è uno scrittore francese nato nel 1895 in Provenza. Ha scritto una trentina di romanzi, molti dei quali sono diventati successi e ditoriali e sono stati tradotti in molte lingue. La sua opera tratta prevalentemente della condizione umana con uno sguardo metafisco ed etico e una lingua semplice e raffinata.
Di questo suo libro dice in una lettera ad un conoscente: “Mi dispiace deludervi, ma Elzéard Bouffier è un personaggio inventato. L'obiettivo era quello di rendere piacevoli gli alberi, o meglio, rendere piacevole piantare gli alberi”. Nella stessa lettera affermava che il racconto era stato un successo, ne erano state vendute moltissime copie ed era stato tradotto in molte lingue, aggiungeva anche che, sebbene non gli avesse fatto guadagnare nemmeno un centesimo, era stato uno dei testi di cui andava maggiormente fiero.

LINK: 
http://it.wikipedia.org/wiki/L'uomo_che_piantava_gli_alberi
http://www.filmtv.it/
http://www.salani.it/