Nati due volte
di Giuseppe Pontiggia
A. Mondadori, 2010 (Oscar scrittori moderni)
Ricordo il professore che, tre mesi dopo il parto, dietro la scrivania del suo studio, ci aveva rivelato la verità, ovvero quello che pensava. Aveva riflettuto a lungo prima di rispondere, in una penombra carica di angoscia. Non era ricorso alla metafora della sfera di cristallo. Più esperto di medicina e di uomini che tanti suo colleghi, ci aveva detto, con voce pacata e ferma, guardandoci negli occhi: “Non posso prevedere come diventerà vostro figlio. Posso solo fare alcune ipotesi ragionevoli… Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi, da quello che saprete dare. Sono nati due volte e il percorso sarà più tormentato. Ma alla fine anche per voi sarà una rinascita.”
RILANCI:
Film:
Film:
GENERE:
Romanzo di formazione
PAROLE CHIAVE:
Padri e figli,Crescita, Diversità.
TRAMA.
E’ la storia di Frigerio e del figlio Paolo, affetto da tetraparesi spastisco-distonica per complicazioni durante il parto. La ricerca di una normalità, a volte vana, altre stupida, altre ancora grottesca si interseca con il difficile tragitto del padre verso il figlio, sempre in bilico tra responsabilità e desiderio di fuga. I bambini disabili nascono davvero due volte, e potremmo dire che il libro è il racconto di questa seconda nascita, affidata all'amore, all'intelligenza e al desiderio di rinascita perché ciò di cui l’handicap racconta è il limite che prima o poi riguarda tutti, disabili e "normali".
E’ la storia di Frigerio e del figlio Paolo, affetto da tetraparesi spastisco-distonica per complicazioni durante il parto. La ricerca di una normalità, a volte vana, altre stupida, altre ancora grottesca si interseca con il difficile tragitto del padre verso il figlio, sempre in bilico tra responsabilità e desiderio di fuga. I bambini disabili nascono davvero due volte, e potremmo dire che il libro è il racconto di questa seconda nascita, affidata all'amore, all'intelligenza e al desiderio di rinascita perché ciò di cui l’handicap racconta è il limite che prima o poi riguarda tutti, disabili e "normali".
AUTORE:
Pontiggia nasce a Como nel 1934. Narratore e saggista, pubblica il suo prima racconto nel 1959 su i “Quaderni” della rivista d’avanguardia Il Verri. I suoi romanzi ricevono diversi premi: nel 2001 il Premio Campiello per Nati due volte, nel 1994 Vite di Uomini non illustri vince il Premio Super Flaiano; nel 1989 riceve il premio Strega per La grande sera; nel 1978 è la volta infine del Premio Selezione Campiello con Il giocatore Invisibile
La sua attenzione di scrittore è durante la sua carriera incentrata sul linguaggio ed è questo il motivo per cui la sua opera è costantemente sottomessa ad attente revisioni. Pontiggia è anche critico e scrive diversi saggi sulla narrativa classica e moderna raccolti in diversi volumi fra cui Il giardino delle Esperidi.
Muore a Milano nel 2003
La sua attenzione di scrittore è durante la sua carriera incentrata sul linguaggio ed è questo il motivo per cui la sua opera è costantemente sottomessa ad attente revisioni. Pontiggia è anche critico e scrive diversi saggi sulla narrativa classica e moderna raccolti in diversi volumi fra cui Il giardino delle Esperidi.
Muore a Milano nel 2003
LINK: Scheda sull'autore sulle sue opere più importanti
Recensione del romanzo proposto
Intervista su Nati due volte
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